ARTICOLO 63
“Ciascuna Camera
elegge fra i suoi componenti il Presidente e l’Ufficio di presidenza.
Quando il parlamento
si riunisce in seduta comune, il Presidente e l’Ufficio di presidenza sono
quelli della Camera dei deputati”.
Per festeggiare i settanta anni dalla entrata in vigore della Costituzione Italiana, atto avvenuto il 1 gennaio 1948, "Racconto a mano libera" pubblica uno alla volta gli articoli della nostra carta fondamentale.
L’autonomia, il diritto di autogestire l’attività interna di
un’assemblea, e l’autodichia, il diritto
a giudicare autonomamente se i singoli componenti abbiano i titoli atti a far
parte dell’assemblea stessa, sono
attributi fondamentali che spettano sia alla Camera che al Senato. Per svolgere
queste funzioni e per organizzare i lavori interni del parlamento, la
Costituzione prevede che i due rami parlamentari si dotino di una presidenza e
di un ufficio di presidenza. La prima
seduta delle Camere, dopo la tornata elettorale, è utilizzata per eleggere i
presidenti delle due assemblee. Il giorno della convocazione delle due camere,
dopo le consultazioni elettorali, è
deciso dal decreto presidenziale che scioglie le precedenti e indice i comizi
elettorali. La prima seduta del senato è presieduta dal membro più anziano dell’assemblea.
Alla Camera, invece, il compito di presiedere la prima seduta è affidato al
primo vicepresidente della camera Uscente eletto alla nuova. In questa
legislatura spetterà al Candidato Premier dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio, che
nella precedente svolgeva appunto il ruolo di sostituto dell’onorevole Laura
Boldrini. La prima attività delle nuove camere sarà quella di eleggere i nuovi
presidenti e l’ufficio di presidenza. Il Senato e la Camera devono avere gli
uffici preposti al funzionamento quotidiano dei due organi costituzionali. Il
Consiglio di Presidenza del senato è composto dal Presidente del Senato, da
quattro vicepresidenti, eletti in modo da rappresentare l’intero arco assembleare,
da tre senatori questori, atti a coordinare il funzionamento dell’aula assieme
al personale amministrativo, e da quattro segretari, senatori che hanno il
compito di vegliare che le sedute del senato siano registrate da verbali e
registri. I segretari hanno il compito, importantissimo, di vegliare sulla
regolarità delle votazioni. Devono assicurare al popolo italiano che le
modalità di voto e l’approvazione di leggi e atti parlamentari si svolga con
correttezza. Simile è la struttura della Camera. Anche in quest’organo
parlamentare c’è un ufficio di presidenza e un presidente, nominato durante la
prima seduta dopo le elezioni nazionali. Anche in questo ramo del parlamento ci
sono quattro vicepresidenti, vi sono questori e segretari, eletti in numero
variabile secondo le esigenze della nascente nuova legislatura e degli
equilibri politici interni. Ricordiamo che l’ufficio di presidenza di entrambe
le camere deve garantire la rappresentatività di tutti i gruppi politici, le
minoranze devono avere un ruolo nella conduzione della presidenza. Le due
Camere sono assemblee, sono la massima esplicitazione del potere popolare che
si affida ai suoi rappresentanti per essere esercitato, è bene che nella
direzione dei lavori ci sia un impronta collegiale e il più possibile volta a
un sereno confronto democratico. Compito del Presidente dell’assemblea e del
suo ufficio è proprio garantire la serenità dei lavori. È d’uopo ricordare che
il presidente del Senato e della Camera sono rispettivamente la seconda e la
terza carica dello stato, dopo il presidente della Repubblica sono le due
cariche rappresentative più importanti della Repubblica, il loro ruolo nell’equilibrio
politico è fondamentale. Sarebbe opportuno che almeno uno di loro fosse eletto
fra i membri dell’opposizione, cioè fra coloro che non faranno parte della maggioranza
che darà vita al governo. Questa prassi, deprecabilmente, non è stata quasi mai
rispettata in questi due decenni denominati “seconda Repubblica”. Nel 1994 la
coalizione formata da Lega e Forza, vincitrice delle elezioni, scelse entrambi
i presidenti delle camere da persone aderenti al proprio schieramento. Lo
stesso, purtroppo, fece la sinistra quando vinse. Sono passati vent’anni,
Berlusconi è ancora leader indiscusso della destra, la logica di prevaricazione
ancora anima coloro che votano lega e Forza Italia che vorrebbero vedere gli
avversari in ginocchio. Questa logica violenta che spinge un attivista della
lega a sparare contro persone innocenti, ree di essere migranti. È una logica
prevaricante che bisogna sconfiggere. Bisogna convincere sia gli attivisti dei
centri sociali (l’estrema sinistra) sia i seguaci di Lega e Forza Italia
(estrema destra) a non usare la violenza. Come si può fare? Dando l’esempio! Facendo
si che le due Camere siano luogo di confronto civile e democratico. Speriamo
che l’ingresso in parlamento di Matteo Salvini sia prodromo di un cambiamento.
L’attuale leader della lega deve la sua popolarità al fatto che quotidianamente
insulta donne di sinistra, famosissimi i suoi insulti a Laura Boldrini (i suoi
gesti osceni l’hanno reso popolare nel mondo, salvini è stato assimilato a
Trump e considerato degno erede di Sivio Berlusconi, anche lui popolare nel
globo per le sue affermazioni osé verso l’universo femminile), e migranti, i
suoi modi di dire e di fare volgari l’hanno reso famosissimo. Sembra uno di
noi, uno che è appena uscito da un buon ristorante dopo aver bevuto un bel po’,
per questo motivo riscuote tanta simpatia da nord a sud. Il suo dire volgare l’ha
reso popolare, speriamo che le regole del parlamento lo inducano a cambiare ed
ad usare la temperanza, anche se rinunciare a portare le ruspe per distruggere
donne e bambini nei campi rom, potrebbe fargli perdere voti.
Il secondo comma dell’articolo 63 indica che l’ufficio di
presidenza delle camere in seduta comune è quello della Camera. Si è scelto di
indicare l’ufficio dell’assemblea più ampia, 630 deputati, contro i 315
senatori, per gestire il delicato momento in cui i due rami del parlamento si
riuniscono in assemblea plenaria. È d’uopo ricordare che è stata una scelta
anche di avvedutezza politica. Le due camere si riuniscono per le elezione di cinque
membri della Corte Costituzionale, per la designazione dei membri aggiunti
della consulta in caso di giudizio penale ai danni del Presidente della
repubblica, per l’elezione dei membri non togati del Consiglio Superiore della Magistratura,
ma soprattutto si riuniscono per eleggere il Presidente della Repubblica.
Questa votazione potrebbe avvenire in situazione di vacanza della carica del
Quirinale, o perché il primo cittadino dello stato si è anticipatamente
dimesso, come è successo nel caso dei presidenti Cossiga e Segni, oppure, caso
mai avvenuto, per ragioni legati alla sua morte. In tal caso è il presidente
del Senato, in quanto seconda carica dello stato, ad assumere le funzioni di
presidente della repubblica, fino a quando il parlamento non ne elegga un
altro. Alla luce di ciò sarebbe disdicevole e organizzativamente complesso che
il presidente del senato assumesse la duplice carica di presidente della
repubblica e di presidente dell’assemblea parlamentare. Allora la Costituzione
ha preferito designare il presidente della Camera quale titolare della
presidenza del parlamento assiso in seduta comune, per motivi di opportunità
anche l’ufficio di presidenza è quello della Camera. Una curiosità anche il
luogo è lo stesso, il parlamento in seduta comune si riunisce a Montecitorio,
lo stesso palazzo dove si riunisce la camera dei deputati.
Scritto da Pellcchia Gianfranco
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