martedì 23 gennaio 2018

BERLUSCONI E SALVINI

LA SVOLTA
Oggi,22 gennaio 2018, Silvio Berlusconi vola a Bruxelles. Il suo obbiettivo è illustrare il programma di governo della coalizione che vede Forza Italia e Lega come partiti principali. Berlusconi assicura che obbiettivo del nuovo governo sarà la stabilità. Conti pubblici a posto, regole rispettate da un esecutivo che avrà come primo obbiettivo il controllo della spesa pubblica. Berlusconi ricorda che il suo fu il governo che congelò i crediti dei privati verso la pubblica amministrazione, una scelta importantissima che fu l'avvio del risanamento pubblico. Una scelta che fece Giulio Tremonti, che non ebbe timore di inimicarsi imprenditori e aziende che avevano crediti con lo stato. A chi teme le intemperanze della Lega, il cavaliere risponde che è proprio la lega a candidare Giulio Tremonti a dimostrazione che Salvini vuole stabilità e coerenza nella tenuta della spesa pubblica. Insomma per il cavaliere non ci sono problemi. Il governo di destra sarà responsabile e rispettoso dei dettami della Commissione europea. Insomma Berlusconi è intenzionato a dimostrare che il suo è il movimento più europeista di tutti. La lega tace. Preferisce evitare discussioni. Salvini si limita a dire che sarà lui il premier. Intanto Roberto Maroni si appresta a fare il baby sytter di Salvini. La sua scelta di non ricandidarsi alla regione lombardia è probabilmente dovuta all'esigenza di affiancare allo strampalato segretario una persona credibile, come è lui. Intanto Bruxelles applaude. Il popolo italiano spera. Arriverà il giorno in cui il tribunale europeo cancellerà l'infamia prodotta dalla legge Cancelliri che rende incandidabile l'ex cavaliere, condannato in via definitiva per evasione fiscale. Il popolo di destra chiede solo questo: il ritorno in politica di Berlusconi. E' l'unica cosa che Forza Italia e Lega chiedono all'Europa dandogli in cambio stabilità e rigore.
testo di Giovanni Falagario

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