DIRE SI
Troppe volte nella vita esprimere il
proprio essere la propria personalità ha voluto dire creare contrapposizioni
verso gli altri. Ci si afferma come essere umano ponendosi in posizione
dialettica verso l'altro. Si afferma se stesso negando il prossimo. Questo è il
fondamento della dialettica di Hegel. Il porsi in conflitto con l'altro, il
creare uno scontro con lui, permette al proprio essere di affermarsi.
L'autoaffermazione negativa è alle basi di tutta la filosofia, la cultura e la
società moderna e contemporanea. "Si è vincente" perché si è
sconfitto l'altro. Questa logica fu anche di Karl Marx quando teorizzo lo
scontro epocale fra borghesia e proletariato. Lo scontro fra interessi
economici che diventa una vera e propria guerra. Il dire no, il negare il
diritto dell'altro a pensare ad esprimersi ad essere, è una logica bellicistica
che ha segnato tutto il Novecento. Le nazioni, durante le guerre, hanno avuto
l'obbiettivo di annientarsi l'una contro l'altra. I capi di stato non hanno
avuto scrupoli di mandare al macello milioni di persone pur di ottenere i
propri obbiettivi. Allora proviamo a rovesciare i termini. Affermarsi non può
voler dire prevalere sull'altro. Non deve essere accettabile l'idea che per
vivere meglio la propria vita bisogna entrare in competizione con l'altro,
bisogna vincere e umiliare il prossimo. Allora proviamo a cambiare i termini
del pensiero dominante. Proviamo a dire che il "si" è l'elemento
fondante. Non è nostro interesse dimostrare che le tesi altrui siano erronee,
non è nostro obbiettivo smontare le posizioni altrui, confutare le sue idee.
Quello che dobbiamo porci come scelta di vita è fare in modo che le nostre idee
siano in armonia con quelle altrui, che le nostre parole siano ascoltate e che
quelle altrui siano udite da noi. Superare la logica dialettica, superare la
visione di un mondo in cui ognuno deve prevale sull'altro, cercare l'armonia
fra le persone è un modo per cominciare a pensare a una società più giusta, ma,
cosa più importante, in cui si possa vivere tutti meglio. Spesse volte la
parola, l'agire altrui, diviene un fastidio. Si teorizza che tacitare l'altro
sia un bene. Questo è un modo di atteggiarsi alla vita Hegeliano, cioè in una
visione dell'esistenza che è conflittuale Superare invece il perenne stato di
guerra, non solo guerreggiata ma anche quella che alberga nei nostri cuori, può
essere una soluzione ai tanti problemi che affliggono il quotidiano, può essere
un modo per trovare pace e armonia in un mondo di scontro.
testo di Giovanni Falagario
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