lunedì 1 gennaio 2018

GIORNATA MONDIALE DELLA PACE



UNA GIORNATA DI PACE
Oggi la chiesa celebra la LI giornata mondiale della pace. Da cinquantun'anni il 1 gennaio è il giorno in cui il mondo cattolico prega per la pace nel mondo. La prima giornata della pace fu istituita da Paolo VI. Da quel lontano 1967 il primo giorno dell'anno è dedicato, oltre che a Maria madre di Gesù e della chiesa, alla meditazione sul dono divino della pace. Quando nacque la ricorrenza il mondo era diviso in due blocchi. C'erano gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica che si fronteggiavano e minacciavano di usare gli ordigni atomici. Paolo VI volle affidare a Maria l'umanità e il Creato affinché fossero preservati dalla vanagloria e dall'egoismo umano che porta alla guerra. Oggi il mondo è cambiato. Sono altre le minacce, non meno terribili, che rischiano di uccidere miliardi di innocenti. Il cambiamento climatico sta portando carestia e sete in molti angoli della terra. La penuria d'acqua sta cambiando perfino gli equilibri politici di molti territori. Il fenomeno migratorio è causato da tremendi eventi naturali e antropici, cioè causati dall'uomo, che stanno costringendo milioni di persone a lasciare i loro luoghi natii, per raggiungere lidi più sicuri. Il papa, Francesco, ricorda nelle sue preghiere questi fratelli che si trovano nel bisogno. Una pace vera e duratura non può essere raggiunta senza che si trovi una soluzione alla sofferenza di queste persone. Come ammoniva il papa argentino nella sua enciclica "Laudato sii" se l'uomo non si rende conto di essere non il padrone della terra, ma un semplice fattore che deve lasciare intatto il suolo del suo padrone, Dio, ci sarà sempre più dolore e sofferenza nella nostra amata terra. L'uomo non deve sfruttare il prossimo e il territorio, non deve distruggere la madre, il mondo, che lo nutre. Poi come non ricordare i terribili venti di guerra che soffiano in Asia. La Corea del Nord si sta armando di atomica. Sta tornando il timore di un nuovo olocausto nucleare. Il papa prega affinché chi detiene il potere delle nazioni si ravveda. Noi non possiamo che pregare assieme a Francesco per la pace. Farci operatori di pace, nel nostro piccolo, vuol dire rivendicare il valore del confronto pacifico, fatto con le parole, da contrapporre al deleterio atto di guerra.
testo di Giovanni Falagario

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