LA RAZZA
La razza è solo quella umana, diceva Albert Einstein. Lo affermava criticando l'ideologia nazista che distingueva l'umanità in ariani, semiti, camiti e quant'altro. Questo dibattito, questo scontro fra idee diverse, l'una che afferma l'uguaglianza della specie umana e l'altra che asserisce la differenza etnica e genetica, continua ancor oggi. La destra pone il sangue, inteso come discendenza, al centro della sua battaglia politica. Ieri il candidato di Lega e Forza Italia alla presidenza della Regione Lombardia, Attilo Fontana, ha risposto idealmente a Einstein affermando che la "razza bianca è a rischio". In questa frase ha confutato le tesi di Einstein. Per chi vota destra le razze esistono. Non solo esistono ma si sente il pericolo che quella bianca sta vivendo, rischiando di essere contaminata. E' ciò che afferma Massimo Carminati, forse il più grande ideologo di destra italiano vivente. Carminati da sempre basa le sue idee sull'elaborazione dei concetti di quella cultura di destra che fin dall'ottocento vedevano nell'ebraismo e nell'ebreo un pericolo. Julius Evola è uno dei padri della cultura di destra. Carminati ha reso possibile le elaborazioni culturali di Salvini, ha adatto il messaggio di destra ottocentesco alla vita di oggi. E' impensabile la concezione "sovranista, senza la consapevolezza che è maturata sulla base degli scritti di Carminati. Insomma la destra fonda sul sangue sulla razza il suo programma elettorale. Non è un caso che si batta, convintamente, contro la legge del cosiddetto "ius soli" che dà la cittadinanza italiana a ragazzi di sangue non puro, cioè nati da non italiani da non di stirpe italica. Ora urge chiarire io non condivido il culto della razza che è della destra. Penso che abbia ragione Einstein quando dice che non ci sono differenze sostanziali dal punto di vista etnico fra gli esseri umani, è la genetica che lo conferma, il dna umano è simile a tutti. Rimane il fatto che la destra è convinta delle proprie idee e milioni di italiani sposano queste convinzioni votando questi partiti. Non si può far altro che costatare che i principi di uguaglianza e solidarietà, spesso considerati concetti acquisiti e indiscutibili da noi che non votiamo destra, sono al contrario negati e inficiati da persone, rispettabilissime e degne di onore, quali Attilio Fontana, che si appresta, proprio per le sue idee, ad essere votato quale presidente della regione lombardia. Noi continueremo a considerare la razza umana unica, composta di persone simili fra loro. Proveremo a fare la nostra battaglia di civiltà contro ogni tipo di razzismo. Io mi ricordo sempre la frase che mi disse una persona. Quando parlavamo insieme di ideali, di solidarietà, di eguaglianza per confutarli mi disse "sono idee tue". E' vero noi che crediamo nei diritti universali crediamo, stupidamente e supponentemente, che questi valori siano universali. Non è vero. Sono valori che bisogna testimoniare ogni giorno. Che bisogna provare a "spacciarli" come se fosse una droga, in una realtà come quella italiana in cui c'è una maggioranza silenziosa che nega i diritti alle minoranze, ai disabili, ai più deboli e che ha trovato nella Lega e in Forza Italia la cassa di risonanza. Questa operazione è destinata a fallire? Chi esprime valori di solidarietà sarà sommerso da insulti? Forse si, avviene già oggi. Ma bisogna continuare a provare, bisogna continuare a credere che la razza umana è una e una sola.
Testo di Giovanni Falagario
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