mercoledì 3 gennaio 2018

I GIOVANI DI QUESTO SECOLO



MILLENIALS
Quest'anno chi è nato nel 2000 compirà diciott'anni. La prima generazione del XXI secolo arriva alla maggiore età. E' una sfida per loro e allo stesso tempo una promessa di futuro. Il destino della terra è in mano loro. A loro spetta compiere il futuro. La storia è nelle mani della gioventù e della sua capacità di diventare protagonista. Chi vi scrive è una persona anziana. Ha vissuto la maggior parte della sua vita nel XX secolo. E' impastato in quel magma di violenza, guerra e brutture che ha prodotto il secolo dell'acciaio. Vorrei tanto che i ragazzi che saranno protagonisti del futuro si scordassero degli orrori del '900. Vorrei tanto che portassero nel loro bagaglio culturale l'afflato di solidarietà, la ricerca del bene comune, la voglia di pace che sono riusciti ad affiorare, seppur timidamente, in quel secolo di orrori. Fabrizio De André cantava "dal letame nascono i fior". Quei fiori nati da un secolo buio dovrebbero essere portati in mano dai ragazzi del secolo nuovo. La lotta per i diritti civili di Martin Luther KIng e di Nelson Mandela. La scelta non violenta di Ghandi. Lo spirito di sacrificio e il senso dello stato di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tante persone che hanno lottato per la pace e per la giustizia. Questi sono i lasciti del Novecento che i Millenials devono accettare e portare nel loro cuore per affrontare il futuro. Bisogna costruire strade nuove. Bisogna pensare a un mondo diverso e più bello. In mano ai diciottenni di oggi c'è un mondo di pace che si può ancora perseguire. Spetta a loro farsi facitori del proprio destino. Gli esempi da imitare ci sono. Ci sono anche i lati oscuri dell'umanità che vanno studiati, analizzati e combattuti, affinché mai si ripetano. Bisogna essere coscienti dell'afflato libertario e di sete di giustizia del socialismo. Una tensione al bene che ha prodotto il male. Ha prodotto atroci dittature e folli despoti. Bisogna essere coscienti che un pericolo del genere è sempre possibile. Bisogna essere coscienti che il fondamentalismo è sempre in agguato e produce morti. Bisogna tener presente che il fascismo ha prodotto milioni di morti e che la sua ideologia ne può produrre ancora altri se perseguita. Allora il compito del diciottenni è liberarsi dai fantasmi del secolo scorso e attuare i valori che ne incarnarono gli aspetti più belli. Il compito dei diciottenni è anche pensare nuove strade da percorrere. Pensare nuovi valori, consoni alle mutate condizioni storiche, da incarnare. Pensare in maniera originale e nuova a nuovi strumenti per vivere pienamente la vita. Il mondo vive in seri pericoli. L'inquinamento, la guerra, la violenza rendono la terra un luogo spesso inospitale. Spetta a questa nuova generazione cambiare questo stato di cose. Pensare al bene, farlo in maniera collettiva, cioè confrontandosi e esplicitando in gruppo le idee personali, è un mondo per rendere questo XXI secolo migliore di quello che si è chiuso quasi vent'anni fa.
Testo di Giovanni Falagario

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