TRAGEDIA DEL LAVORO
E' successo a Milano. Ieri, 16/01/2018, tre operai sono morti. E' avvenuto nella Fabbrica Lamina. Un'industria che si occupa di lavorare l'acciaio a freddo, cioè senza alti forni. Una squadra di 6 persone stava facendo manutenzione a un forno che serve a lavorare la lamina d'acciaio. All'improvviso si sono sentiti male. Le inalazioni, forse di ossido di carbonio utilizzato per spegnere le fornaci di bassa temperatura, hanno tolto la vita a tre di loro e hanno seriamente messo in pericolo quella degli altri tre, ricoverati in ospedale. Tutti padri di famiglia, tutti in età adulta, il più giovane era trentenne, queste persone hanno messo in discussione la propria esistenza a causa del lavoro.I dirigenti della fabbrica assicurano che tutti i sistemi di sicurezza e le procedure di salvaguardia della salute erano in funzione. In teoria quell'incidente non dovrebbe essere avvenuto. Si pensa ad una fatalità. A un evento imponderabile che ha lasciato sul selciato vite innocenti. Le lacrime delle moglie e dei figli riecheggiano nell'ospedale San Raffaele dove sono stati portati gli uomini dalle autoambulanze accorse. Questa mattina, alle ore sette, si è tenuta un'assemblea sindacale davanti ai cancelli delle fabbriche. Sono giunte le parole di cordoglio di tutte le autorità pubbliche. Il sindaco di Milano Sala ha dichiarato: tragedie del genere non dovrebbero esserci. Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio, ha detto: terribile incidente, un pensiero commosso. Intanto le moglie e i figli delle vittime sentono l'abbraccio vivo e vero di tutti i colleghi dei propri cari morti nel terribile incidente. In Italia non ci dovrebbero essere più morti per il lavoro. E' giunto il tempo che si applichi rigorosamente una politica di prevenzione e di cura degli addetti a lavori pericolosi. Ogni incidente lo si ripete, ma purtroppo non si fa mai.
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