mercoledì 3 gennaio 2018

IMPOSIMATO GIUDICE IN.. MOVIMENTO



IL GIUDICE DEL CASO MORO
Si è spento ieri, 02/03/2018, all'ospedale di Roma, il policlinico Gemelli, Ferdinando Imposimato. Aveva 81 anni. E' stato giudice istruttore nei casi più scottanti della storia italiana. Ha seguito le indagini sul sequestro dello statista democristiano Aldo Moro, rapito dalle brigate rosse nel 1978. A una sua intuizione si deve il rinvenimento del covo di via Montalcini, "la prigione del popolo" in cui fu tenuto prigioniero il presidente della Democrazia Cristiana. Ferdinando Imposimato è nato a Maddaloni, in provincia di Caserta, il 9 aprile 1936. Si laurea brillantemente in Giurisprudenza all'università "Federico II" di Napoli nel 1959. Nel 1962 è commissario di polizia. Nel 1964, vincendo il concorso in magistratura, lavora come giudice al tribunale di Roma, ove si occupa prevalentemente dei fatti di sangue legati al terrorismo politico. Oltre ad occuparsi del caso Moro, come abbiamo ricordato, si occupa dell'omicidio del vicepresidente del consiglio superiore della magistratura, Vittorio Bachelet, anche lui vittima dell'estremismo marxista leninista. Si occupa anche della delinquenza romana che si fa mafia. E' infatti parte del pool di giudici che indaga sulla banda della Magliana, archetipo di quello che sarà mafia capitale. Ha per primo provato l'esistenza di un'insana alleanza fra camorra e criminalità romana. Per questo motivo è stato seriamente minacciato di morte. Un pentito ha dichiarato che era fema intenzione della criminalità uccidere suo fratello, nella logica delle vendette trasversali. Viene mandato a Strasburgo, in quegli stessi anni, a rappresentare l'Italia nel comitato dell'Unione Europea che si occupa di terrorismo internazionale. Nel 1987 termina la sua carriera di magistrato. Arriva in parlamento dove è eletto quale "indipendente" nelle fila dell'allora Partito Comunista Italiano. Il PCI lo ricandida per tre legislature, così Iposimato vive, anche se da non iscritto, il travaglio che porta il partito comunista italiano a diventare Partito della Sinistra. La sua ultima fase di uomo attivo socialmente è dedicata alla saggistica. Scrive "I 55 giorni che hanno cambiato l'Italia" che è la ricostruzione del sequestro Moro. Questo libro ha suscitato alcune polemiche perché Imposimato si avvalse dei ricordi di Giovanni Ladu. Ladu si sarebbe presentato al magistrato come un affiliato di Gladio e avrebbe dato una lettura distorta della realtà degli anni Settanta al giudice, che l'avrebbe riportata sul suo libro, cambiando a sua insaputa la verità storica. L'ultima fase della sua vita è legata al Movimento Cinque Stelle. Ferdinando Iposimato è stato il candidato del partito di Grillo alla presidenza dell Repubblica nel 2015 e ottenne 127 voti del parlamento in seduta congiunta. E' morto un indubbio protagonista della storia repubblicana. Un servitore dello stato che ha compiuto il suo lavoro con abnegazione. Il suo ultimo "post" sui social è stato una laconica ma significativa frase: più uguaglianza.
testo di Giovanni Falagario

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