domenica 21 gennaio 2018

IL NUOVO CHE AVANZA

"BERLUSCONI PRESIDENTE"
Il tempo non passa mai. Per le persone anziane come me che hanno visto scendere in campo Berlusconi nel 1994 questo 2018 in cui il cavaliere torna in campo è quasi una consolazione. E' l'illusione che l'eterna giovinezza esiste. Mentre i miei capelli incanutiscono, Berlusconi è sempre lì giovane e bello. Nel 1994 ero studente universitario, oggi disoccupato in cerca di futuro, Berlusconi è sempre lì invece immutabile. Certo non c'è più tanta gente. Non c'è più, morto in prigione, Vittorio Mangano che assieme a Berlusconi ha prodotto Forza Italia. Non c'è più Cesare Previti, in galera a causa dei vili magistrati. Non c'è più Umberto Bossi, seriamente segnato dalla malattia. Uomini che hanno veramente seguito con entusiasmo Berlusconi. Ma quello che rimane è lui. Oggi ha garantito: chiunque sarà presidente del consiglio chi comanderà sarà lui. L'ha detto per tranquillizzare anche Matteo Salvini. Il segretario della lega si trova a suo agio nelle sagre, quando deve mostrare bambole gonfiabili, quando deve insultare Laura Boldrini e la Fornero, se diventerà parlamentare dovrà invece argomentare proporre leggi, non potrà bivaccare in parlamento come ha fatto per anni a Bruxelles. Berlusconi ha già preparato uno staff che si occuperà di Salvini che gli dirà cosa deve dire e qundo dirla. Probabilmente gli affiancherà anche Roberto Maroni, che ha lasciato la regione lombardia per fare da badante al segretario del carroccio. Insomma chiunque sarà il presidente del consiglio, quando le elezioni decreteranno la vittoria della coalizione lega Forza Italia, che sia Salvini che sia Bossi che sia Paolino Paperino, il vero presidente sarà lui: Silvio Berlusconi che detterà l'agenda della destra. Insomma il tempo non cambia la fisionomia politica del paese, di generazioni in generazioni ci si tramanda il voto al cavaliere Silvio Berlusconi.

Testo di Giovanni Falagario.

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