venerdì 5 gennaio 2018

RACCONTAVA LA SHOAH



ADDIO A UN TESTIMONE
E' morto lo scrittore Aharon Appelfeld. Aveva 85 anni. Nato a Bucovina, una città oggi ucraina che nella prima parte del secolo XX faceva parte della Romania, il 16 febbraio 1932. Aharon è stato testimone di quello che è stato il più grande genocidio del XX secolo. Ebreo, ha dovuto assistere impotente all'eccidio compiuto dai nazisti ai danni della sua gente. Nei campi di concentramento ha perso i suoi genitori e nonni. Si è salvato per miracolo lui stesso dalla morte, riuscendo a sfuggire dal campo di concentramento di Transinistra in Romania. Messosi in salvo si arruolò nell'Armata Rossa, dove ebbe il ruolo di cuoco, e al fianco dei sovietici combatte i tedeschi che avevano arrecato tanto dolore a lui e alla sua famiglia. Finita la guerra, vinti i nazisti, nel 1946 riuscì ad emigrare in Palestina. Fu una decisione presa con determinazione. Dopo aver visto con i suoi occhi il male che procura l'antisemitismo, voleva che il popolo ebraico avesse una nazione al fine di poter avere la dignità che spetta ad ogni comunità umana. Nel 1946 la Palestina era ancora sotto il protettorato Britannico, di fatto una colonia inglese. Aharon cominciò a imparare l'ebraico, la lingua della Bibbia. Prima conosceva Hiddish, il dialetto parlato dagli Ebrei dell'Europa Orientale, e il Valacco. La sua palestra culturale fu un Kibbutz, una colonia agricola ebrea in cui si praticava una forma di socialità diffusa e di messa in comune dei mezzi di produzione. Quella sua scelta di vita lo formò anche come scrittore. Appelfeld scelse di scrivere i suoi saggi e i suoi romanzi in ebraico. Divenne uno degli scrittori israeliani che più contribuirono alla diffusione di una nuova cultura scritta e pensata nell'ebraico che fino ad allora era solo inciso nella bibbia e che invece oggi, grazie anche a lui, è diventata lingua nazionale dello stato d'Israele. I suoi romanzi non sono autobiografici. Nella scelta letteraria del "romanzo storico" quale forma d'espressione artistica, Aharon ha voluto non raccontare se stesso, ma la storia del suo popolo, delle persone che hanno sofferto per mano della prevaricante violenza nazista. I suoi romanzi sono il racconto di un'umanità dolente e alla ricerca di un riscatto. La voglia di vivere, anche davanti alla barbarie, è raccontata con una tensione vibrante. La storia di una popolo, quello ebreo, che non si è arreso davanti al male, ma che ha saputo lottare per la propria stessa sopravvivenza anche se ha dovuto pagare il triste scotto di veder morire milioni di persone. Aharon Appefeld è spirato a Petah Tikva, una cittadina israeliana, il 3 gennaio 2018. Con lui se ne va un testimone di quell'epoca tragica che è stata la seconda guerra mondiale. Fra i suoi numerosi romanzi ricordiamo solo alcuni: Fiori nelle tenebre, Notte dopo notte, Una bambina da un altro mondo.
Testo di Giovanni Falagario

Nessun commento:

Posta un commento