RISCHIO NUCLEARE
E' successo alle Hawaii. Sabato scorso, 13 gennaio 2018, è risuonata la sirena che annuncia un attacco nucleare operato da potenze straniere sul suolo americano. E' stato un errore. Nessun missile era diretto sull'arcipelago dell'oceano Pacifico. In questo momento le forze di polizia isolane stanno compiendo un'indagine per appurare chi abbia commesso l'atto, doloso o colposo che sia, che ha messo in subbuglio la popolazione. Il fatto è che la presenza Nord Coreana rende più credibile l'eventualità di una guerra nucleare. Il leader nordcoreano Kim Jong-un è visto come una seria minaccia per la vita di milioni di persone. Come non condividere questa tesi, visti gli esperimenti balistici che lo stato asiatico sta effettuando. La popolazione ha impiegato ore per calmarsi, il repentino annuncio che la sirena era un falso allarme, ha impiegato molto tempo per placare la giustificata paura. In realtà questo falso allarme ha reso evidente come i rifugi antiatomici, pur presenti sull'isola, siano del tutto inadeguati in caso di un reale attacco nucleare. Sono pochi e non adeguatamente forniti di cibo e vettovaglie varie. Se dovesse scoppiare una guerra atomica sicuramente non potrebbero accogliere tutta la popolazione hawaiana e in più, visto che sono stati costruiti negli anni '50 e '60 del secolo scorso, non avrebbero la tecnologia necessaria per fronteggiare l'impatto di un missile nucleare di oggi. Insomma, con rammarico, i tecnici americani hanno ammesso che i rifugi sarebbero del tutto inefficaci a proteggere la popolazione. Donald Trump ha in questi giorni sembra deciso a rinnovare l'arsenale nucleare USA. E' intenzione della sua amministrazione favorire la ricerca tecnologica volta a costruire armi nucleari a bassa intensità. La notizia è sul giornale The Huffingon post. Cosa vorrebbe fare il presidente Usa? Partendo dalla costatazione che i missili nucleari USA sono troppo potenti. Il loro utilizzo avrebbe conseguenze planetarie. E' intenzionato a dotarsi di armi nucleari piccole, che potrebbero distruggere zone delimitate. Una scelta "terroristica". Ricordiamo che è da anni che si teme che qualche gruppo fondamentalista si doti di ordigni del genere e li faccia esplodere in una qualche capitale mondiale. Oggi sarebbe Trump, il capo dell'America, a volersi dotare di tali armamenti. Il fine? Probabilmente intenzione del comandante in capo americano è fare una guerra "chirurgica", cioè volta ad uccidere nemici senza colpire la popolazione. Ma urge notare che l'atomica e la preservazione della vita innocente sono due cose incompatibili. Per quanto la bomba sia piccola, inevitabilmente le radiazioni danneggerebbe la vita non solo dell'umanità ma dell'intero pianeta.
Testo di Giovanni Falagario
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