domenica 21 giugno 2020

SAN NICOLA



62 AUDACI
L'otto maggio di ogni anno Bari festeggia l'arrivo nella città delle spoglie mortali di San Nicola. A compiere l'impresa sono stati 62 marinai baresi. Questi nel 1087 hanno trasportato da Mira, nella Anatolia, all'attuale capoluogo pugliesi il corpo del santo. Un evento che ha cambiato profondamente la storia della città, diventata anello di congiunzione fra Oriente e Occidente.Il Santo era arcivescovo di Mira. Era vissuto dal 260 D.C. al 335. Era nato a Patara, importante città della Licia. Fu eletto vescovo di Mira, una città fondamentale per la vita culturale ed economica del Mediterraneo in quei tempi. Di fede Cristiana affrontò le persecuzioni dell'imperatore romano Dicleziano, con coraggio non ripudiò mai la fede. Diventato vescovo della città di Mira, partecipò al Concilio di Nicea, in cui si definì la duplice natura, umana e divina, di Gesù. Insomma San Nicola è stato uno delle grandi figure dalla giovane Chiesa. San Nicola si distinse nel dialogo costante con tutti i credenti. Pur convinto sostenitore delle tesi ortodosse, che di lì a poco si incardinarono come Verità Teologiche profonde e reali della comunità ecclesiale, non rifuggì mai di dialogare con chi aveva pensieri differenti, eretici quindi considerati sbagliati. Famose e portate ad esempio come modelli di catechesi le sue discussioni con Teognide, sostenitore delle tesi dell'apostata Ario. Qui gli storici e i teologi si dividono. Secondo alcuni l'opera di San Nicola avrebbe portato frutti. Teognide sarebbe diventato uno zelante sostenitore dell'ortodossia dell'Ecclessia universale e addirittura un santo. Per altri l'opera di san Nicola non avrebbe portato i frutti sperati e Teognide sarebbe rimasto fino alla morte prigioniero della sua visione errata della fede. I Dubbi sono facilmente spiegabili se si ha coscienza della mancanza di una documentazione certa e di fonti storiche plurime di quel periodo, Sono tanti gli atti di clemenza e i miracoli di San Nicola che lo rendono protettore dei bimbi e delle vedove. Nella sua veste di vescovo ha salvato molte vite umane. Difficile dire se ad opera di miracoli, come vuole la tradizione, o grazie alla sua grande influenza dovuta alla sua posizione di vescovo e patrizio. Una cosa è certa la sua fama di santità ha percorso tutta la comunità cristiana ed è durata nei millenni, fino ai giorni nostri. Ecco perché in quel fatidico 1087 i 62 marinai di Bari decisero di trafugare le ossa di San Nicola. Il loro fine era di portare nella città italiana i resti mortale di quell'uomo che tanti miracoli aveva fatto. Che aveva prodotto tanti benefici grazie alla sua profonda fede verso Dio, unico e trino. San Nicola è venerato sia dai Cattolici che dagli ortodossi. Per la sua profonda umanità è rispettato e considerato santo anche dalle chiese protestanti. Il suo amore e soccorso per i bambini lo ha reso "Babbo Natale". E' lui che secondo tradizione ogni 25 Dicembre porta doni a piccoli e grandi. E' amato in Russia, ove è considerato un santo nazionale, cioè uno dei custodi spirituali della comunità. Ecco perché Bari deve considerarsi orgogliosa, e lo è, di poter conservare le spoglie mortali del Santo di Mira. San Nicola è colui in grado di unire popoli da sempre ostili. Di far pregare nell'unità culture apparentemente lontane ma in realtà fuse nella fede nell'unico Dio. Bari ricorda il suo san Nicola, lo fa ogni 8 maggio. Ma è consapevole che ha il compito di continuare l'opera del vescovo vissuto quasi duemila anni fa, che è quella di unire nella pace e nella fratellanza. E' quella di amare i più deboli. Quella di soccorrere le vedove e gli orfani. Questo 8 maggio la processione e la festa non si è tenuta a Bari. Il Corona Virus, la perfida malattia che mette in pericolo tutta l'umanità, ha impedito i festeggiamenti. Ma quello che non può essere fermato è l'esempio mirabile di San Nicola, che ha fondato la sua vita sulla difesa della verità di fede e sulla carità. Ecco facciamo come lui in questo difficile momento, aiutiamoci l'un l'altro in nome del santo così buono da diventare Babbo Natale.

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