sabato 13 giugno 2020

TEMPO DI DOMANDE



VERITA’

Se avviene un incidente stradale. Se in esso, purtroppo, qualcuno perde la vita. È automatico che la giustizia indaghi per omicidio, la legge della strada definisce l’eventuale reato che si può venire a configurare come “incidente stradale”, configurato come un atto ben più grave di quello colposo e pari all’omicidio volontario. Orbene a causa del Corona Virus ci sono stati molti, troppi, morti, specialmente in Lombardia. Ieri la procura di Bergamo ha voluto sentire il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, quale persona informata sui fatti legati al decesso di decine di persone a Nembro ed Alzano, due cittadine lombarde nelle quali fin dai primi di marzo diverse persone hanno perso la vita a causa dell’infezione proveniente dalla Cina. Esattamente come in qualsiasi morte avvenuta per motivi che vanno al di là delle normali statistiche, la magistratura ha il dovere di mettere in luce se vi sia stato un gesto colposo, frutto di un agire negligente, o addirittura doloso. Perché il Corona Virus ha fatto tanti morti in Italia? Poteva la pubblica amministrazione e lo stato in genere evitarli? Se si, chi degli organi istituzionali non ha fatto il suo dovere, provocando la tragedia? Sono queste le domande a cui dare una risposta. Sono un modo per identificare gli eventuali rei di atti penale, ma anche per individuare le responsabilità politiche. Conte ha detto ai magistrati che si assume le sue responsabilità Che fu sua la scelta di non chiudere immediatamente i paesi lombardi in cui, all’inizio di marzo2020, si era manifestata con più virulenza la malattia. È convinto di avere fatto la scelta più opportuna, al momento, consigliato dalle esigenze di vita ed economiche della popolazione locale. Anche Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, rivendica con orgoglio il suo operato. Ha voluto l’ospedale da campo contro il corona virus alla Fiera di Milano. Da allora sono guarire lì decine di persone, mentre la Lombardia piangeva centinaia di morti. Alla fiera meneghina vi era il modello di efficienza, mentre, ad esempio, al Pio Albergo Trivulzio, la casa di riposo più nota di Milano, si moriva. Ora la magistratura vuole chiarire se le scelte regionali e nazionali siano state quelle giuste. Vuole sapere se la Lombardia abbia avuto gli strumenti di difesa adeguati per sconfiggere il tremendo male. Se i tanti caduti potevano essere salvati. La risposta è complessa. Il fenomeno sanitari che ha colpito l’Italia ha mostrato le nostre istituzioni impreparate. Ora è difficile dire quali siano le responsabilità. È  difficile dire se Conte, il ministro della sanità del suo governo, Roberto Speranza, o quant’altro abbiano realmente commesso reati. Ad appurarlo può essere solo la magistratura. Ma chiediamo solo la verità. Chiediamo di capire cosa sia veramente successo e di appurare se le tante morti e sofferenze di questi giorni erano evitabili.

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